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Chi paga le basi militari USA in Italia?

Questa intervista di Arcoiris.TV del 2005 è tuttora molto attuale, seppur vecchia. Anzi con la guerra in Ucraina e la spedizione di armi anche da parte di vari Paesi d'Europa e degli USA, torna ad essere molto attuale. Nella trasmissione “Guerra in Germania – centro di comando per la guerra in Ucraina“ abbiamo rivelato il ruolo cruciale della base militare statunitense a Wiesbaden in Germania. Purtroppo è tuttora poco noto cosa succeda e cosa parti dalle basi militari USA in Italia.

 

In questa intervista Mauro Bulgarelli, allora deputato verde, denuncia: ogni anno gli italiani versano in media 400 milioni di euro per mantenere ufficiali e soldati dell'esercito USA sul territorio italiano, da Aviano alla Maddalena, da Ghedi a Camp Derby. In Italia ci sono più di 120 basi dichiarate, ma anche più di 20 basi militari USA totalmente segrete: non si sa dove sono, né che armi e che mezzi vi siano.

 

Il deputato, promotore di un referendum per smantellare qualsiasi armamento nucleare sul territorio italiano, ha anche redatto una proposta di legge per la decretazione dei documenti di Stato, per fare luce sulle troppe questioni che rimangono nascoste all'opinione pubblica, dalle basi militari alle stragi.

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Intervista

 

Mauro Bulgarelli, deputato dei Verdi, hai recentemente portato all' attenzione dell' opinione pubblica una questione spinosa. 400 milioni di Euro all' anno che noi contribuenti italiani versiamo per il mantenimento delle basi USA sul nostro territorio. Sì, sono definite spese militari di stazionamento e l' Italia, come tutti i paesi che fanno parte della Nato, con gli Stati Uniti d' America pagano per avere all' interno del proprio territorio le basi. Io credo che sia una sorta di gabello di guerra a questo punto di vista, anche perché anche su questa cosa in realtà noi non ne sappiamo assolutamente nulla perché fa parte di accordi segreti che esistono a livello bilaterale tra Stati Uniti e il paese interessante. Noi come tu hai mostrato in questa tabella nel 2001 versavamo addirittura 500 milioni, adesso ne stiamo versando 366 milioni di Euro in questo caso, di cui circa 3 milioni vengono dati in danaro. Quindi tasse pagate dai contributori. I contribuenti italiani che vanno agli Stati Uniti d' America per avere le basi all' interno del nostro territorio, mentre invece 363 milioni, in questo caso sempre di Euro, vengono dati in servizi. E la cosa è ancora più grave perché se pensate a tutti i tagli che hanno avuto gli enti locali negli ultimi anni con le finanziarie, sciagurate finanziarie, che sono state fatte in particolare da questo governo, vuol dire che i comuni pagano direttamente tutta una serie di benefit ai militari americani e alle loro famiglie.
Quali? 363 milioni sono tanti, cerchiamo di dettagliare come vengono. Certo, in particolare sono affitti, ad esempio, ossia i luoghi dove queste persone vivono, sono una serie di benefit che riguardano trasporti gratuiti, ad esempio, riguardano tutta la sanità che viene data gratuitamente perché da parte dei militari americani, siccome le basi godono di extraterritorialità, non vi è il versamento rispetto allo stipendio che loro ricevono. Ok. Non vi è nessuna percentuale di versamento per tutte quelle che sono le cose che invece un cittadino italiano paga, ma non paga solo per sé, ma paga anche per i militari americani. Senti, in questa tabella un altro forte contribuente delle basi Nato è la Germania che spende 1. 500 milioni di Euro all' anno per mantenere le basi Nato, o no, le basi USA nel suo territorio. Sì, però in percentuale. Dobbiamo dire che la Germania, beh, questo è proprio il gabello di guerra, la Germania ha perso la guerra, di fatto la seconda guerra mondiale, è stato il luogo dove più forte era la presenza di basi americane, soprattutto nella Germania dell' Ovest, naturalmente, però la loro percentuale è circa il 27% rispetto alle spese generali ipotetiche stabilite dagli Stati Uniti d' America, mentre per l' Italia è il 37%, quindi maggiore a quello degli USA in percentuale, naturalmente. Un altro Stato che versa, però, 185 milioni di Euro all' anno, quindi la metà circa di quello che versiamo noi, è la Gran Bretagna. Sì, sempre all' interno dello stesso schema, e questo però ci deve fare riflettere su cos' è il concetto di alleanza, perché non mi risulta, l' alleanza quantomeno dovrebbe premettere reciprocità, no? No. Non mi risulta che ci sia nessuna base militare. Non mi risulta che ci sia nessuna base militare italiana negli Stati Uniti d' America, e neppure nessuna base inglese negli Stati Uniti. È come se gli Stati Uniti, una volta vinta la seconda guerra mondiale, come si fa nel risico, no? Un gioco che si chiama risico, hanno riempito il mondo, il mondo cosiddetto liberato, secondo la loro visione, di basi militari, in modo da mettere la loro impronta militare su quello che è tutto il pianeta, perché su tutto il pianeta, a oggi, sono circa 1060 le basi militari degli Stati Uniti. Ecco, vediamo.
Ecco, torniamo di nuovo all' Italia. Abbiamo, si dice, una ventina, una trentina di basi totalmente sconosciute, di cui non si sa neanche l' esistenza. Sì, noi siamo riusciti, attraverso bolle di trasporto degli Stati Uniti, ricavate da quelle che sono le informative che loro regolarmente fanno, a stabilire che in Italia vi sono circa 150 strutture militari USA, quindi basi e … … quant' altro, è anche nato, e di queste 26 noi non sappiamo dove sono. In poche parole ne conosciamo 124 e ne mancano 26 all' appello. Nessuna idea su dove, su quali siano le regioni in cui possono essere ubicate? Nessuna idea sul dove, su quali siano le regioni. Si sentono racconti a volte un po' fantasiosi, che però meriterebbero di essere esplorati fino in fondo, ad esempio pescatori in Liguria che parlano di veri e propri buchi nella roccia, in punti X, tutto da verificare naturalmente, dove magari vedono un sommergibile americano che entra nella roccia. Abbiamo diversi racconti di questo tipo, in alcuni casi però, siamo anche riusciti a risalire al fatto che era vero, insomma, c' era verità anche in questo, ad esempio, in Sardegna in particolare, voi sapete che abbiamo un altro grande problema, la Sardegna è in Italia la regione dove è più compromessa dalle basi militari, anche dai poligoni di tiro. Sì, è un problema. in questo caso, Sardegna detiene un record in negativo che il 66% delle presenze militari, delle cosiddette servitù militari sul territorio italiano sono in Sardegna. Veniamo quindi al caso della Maddalena, cosa sta succedendo adesso? Vi è una trasformazione di quello che era il concetto di base militare conosciuto fino a qualche anno fa, il mondo è cambiato, è cambiata la guerra, viviamo all' interno di uno schema che si può definire di guerra infinita, cosiddetta guerra globale permanente e gli Stati Uniti stanno attrezzando in particolare il territorio italiano anche perché è la punta avanzata dell' Europa, dei cosiddetti paesi democratici, verso l' area che più è sottoposta a stress da parte della guerra, cioè il Medio Oriente. Quindi alla Maddalena in particolare, dove fino ad oggi vi era una base, appoggio per sommergibili nucleari americani, sta diventando una vera e propria base stabile e sono previsti 53 mila metri cubi di cementificazione ad uso e consumo della base. Capite che questa diventa un' enorme contraddizione perché l' Italia è un paese dove attraverso l' unica forma di democrazia diretta che abbiamo in questo paese, cioè il referendum, gli italiani hanno detto un secco no al nucleare civile, ha detto anche il nucleare militare, tant' è che l' Italia ha firmato tutti gli accordi internazionali contro la proliferazione di armamenti nucleari, ma anche contro la presenza del nucleare nel proprio territorio. Ecco che attraverso un' alleanza bilaterale, patti sconosciuti al Parlamento italiano, perché sono segreti, ma sono segreti anche per noi, cioè per i parlamentari, non solo per i cittadini, qualcuno ha deciso che invece vi deve essere una presenza nucleare, in caso della Sardegna è macroscopico, tenete presente che noi abbiamo altre 90 bombe testate nucleari presenti in Italia, di una potenza pari, ognuna di loro, si chiamano B61 in termine tecnico, e ognuna di loro è fino a 15 volte più potente delle bombe che abbiamo visto nei documentari esplodere in Giappone, Nagasaki e Hiroshima in particolare. Noi ci ritroviamo 90 di queste bombe in Italia senza che il Parlamento italiano abbia mai deliberato e deciso nulla. Come non ha deliberato? Non ha deliberato e deciso nulla rispetto all' ingrandimento delle basi, che non è solo la Maddalena, ma ad esempio Camp Derby, che è la base logistica degli Stati Uniti più grande d' Europa, sono più di 1000 ettari di terreno che fungono da deposito di armamenti militari che vengono utilizzati attualmente in Iraq, ad esempio, perché sapete che tutto il movimento contro la guerra ha bloccato più volte i convogli che partivano verso l' Iraq, Camp Derby verrà ingrandita. Maddalena verrà ingrandita, Taranto è già stata allargata, Sigonella è stata allargata, Pisignano è stata allargata e l' Italia somiglia sempre di più a una vera e propria portaerei ancorata all' Europa. Hai parlato di queste 90 bombe che sono concentrate però al nord dell' Italia, giusto? Sì, in questo caso in due località, una è una base italiana a tutti gli effetti, che è Torre di Ghedi, in provincia di Brescia, dove sono presenti 40 testate. 40 testate nucleari e la base dei Tornado, che è un aereo italiano, è preposto al trasporto e quindi al bombardamento con ordini nucleari, con questo tipo di bombe e 50 sono presenti invece ad Aviano, sempre una base al nord.
Aviano era ritornata negativamente all' onore delle cronache, se vi ricordate, qualche tempo fa, qualche mese fa, per il caso del rapimento dell' imam di Milano a Buomar. Allora, questo è accaduto in Italia, che è un paese democratico. Un paese democratico, dove persone dei servizi segreti di un altro paese, presumibilmente degli Stati Uniti d' America, rapiscono un cittadino di un altro paese, che però aveva la residenza in Italia, a Milano. Questa persona viene rapita, trasportata segretamente all' interno della base di Aviano, dove viene interrogato, torturato, pare, una prima volta. Dalla base di Aviano parte un aereo senza insegne, quindi né civile né militare, un aereo, non sappiamo, che cos' era, che lo trasporti in una base in Germania, da dove viene trasferito in Egitto.
Cioè, ecco, questo succede in Italia, una sorta di Patriot Act riportato all' interno del nostro paese, con una violazione non solo del diritto internazionale, ma anche del concetto di sovranità nazionale, che ogni paese, in teoria, dovrebbe avere. Le basi sono un grimaldello rispetto a questo concetto. Dov' è presente una base esiste extraterritorialità, i cittadini, non solo italiani, ma anche del territorio, non hanno nessuna possibilità di incidere, di decidere e di sapere che cosa accade all' interno di quel luogo. Ancora torniamo, allora, alla Maddalena. 50 bombe a Ghedi, 40 ad Aviano. Alla Maddalena cosa c' è adesso? Ci sono dei sommergibili nucleari? A Maddalena siamo in difficoltà a stabilire il numero di testate nucleari presenti. Alla Maddalena sono comunque presenti 6 sommergibili a Propuscelo. Questi sono dei mostri di circa 120 metri di lunghezza e del costo di qualche centinaio di miliardi. Uno di questi sommergibili ebbe un incidente due anni fa, Hartford, si chiamava questo sommergibile. E' stato reso noto l' incidente solo circa dopo due mesi che era avvenuto. Inizialmente si è parlato di scosse di terremoto e di un aereo che aveva superato la barriera del suono, perché il rumore si era sentito, le popolazioni di quei luoghi l' avevano sentito. Questo sommergibile è stato smantellato, quindi non si è trattato di un incidente lieve, come poi disse la Marina Militare Italiana e anche gli Stati Uniti d' America, perché per smantellare un bestione del costo di diverse centinaia di miliardi è evidente che l' incidente doveva essere stato, diciamo, alquanto pericoloso. Noi non abbiamo idea di che cos' è accaduto. Nelle mani è che un istituto di ricerca francese, il CRIERAD, ha stabilito che dopo l' incidente dell' Hartford sono stati trovati in alghe e in molluschi, che filtrano l' acqua, quindi rimangono, una presenza inquietante di torio. Il torio è un elemento della catena produttiva, della catena dell' uranio impoverito, o comunque può essere interno a quello che è il combustibile. Passatemi il termine, perché non è il termine esattamente. . . Non è esatto, ma per essere chiari, il combustibile che viene utilizzato dai sommergibili a propulsione nucleare, che sono armati con testate nucleari anche, con missili con testate nucleari. Pensate che questi sommergibili hanno partecipato, partendo dalla base della Maddalena, sia alla guerra contro l' ex Yugoslavia, che alla guerra dell' Iraq, sia la prima Bush padre che la seconda Bushville.

 

Tu sei anche autore di una proposta di legge costituzionale, per lo smantellamento degli armamenti nucleari sul territorio nazionale. Ovviamente si tratta di un referendum. Ecco, se ce ne vuoi parlare. . . È una proposta di legge, direi, piuttosto articolata, che prevede quattro referendum, sul tema appunto della presenza del militare nucleare all' interno del nostro paese. Noi crediamo che debbano essere i cittadini a decidere se avere o non avere queste basi, se avere o non avere queste basi con la presenza di nucleare al loro interno. E abbiamo preparato questa proposta di legge su, devo dire, su richiesta. . . Io sono stato semplicemente l' estensore. Cioè io e il gruppo di lavoro, cioè le persone che lavorano con me, siamo stati solo gli estensori, perché la richiesta ci è arrivata da quella miriade di comitati che esistono a livello territoriale e che si stanno occupando da anni, ostinatamente e per fortuna, aggiungo io, sul tema della smilitarizzazione del territorio. Anche perché questa presenza ormai sta diventando veramente ingombrante e siccome è caduto il presupposto loro di partenza, ossia i due blocchi, dal momento stesso della caduta del muro, non vi è più ragione, se non questa della guerra globale permanente, che però è in contraddizione con la nostra Costituzione, con l' articolo 11 della Costituzione italiana, non vi è più bisogno della presenza di queste basi all' interno del territorio italiano. Un' altra tua proposta invece di legge. La legge ordinaria è quella per la dissecretazione dei documenti di Stato. Sì, esatto. Un tema molto spinoso e tornato di attualità. Qui vi è una curiosità, la dissecretazione, questa legge ordinaria, in realtà si occupa sia di militare, che dicevamo prima, che tutti gli accordi bilaterali, in particolare fatti dagli Stati Uniti d' America con l' Italia, sono accordi segreti. In molti casi sono stati dissecreti. Sono stati firmati, ma neppure da un ministro, ma bensì da un capo di Stato maggiore, oppure dal vice capo di Stato maggiore, almeno per quanto ci è dato sapere, per quello che siamo riusciti ad avere nelle nostre mani. Vi è anche però l' altro tema che riguarda il nostro Paese. Quando parliamo di dissecretazione degli atti, parliamo anche di quello che è stato forse uno dei periodi più bui della storia della Repubblica italiana, ossia di tutte quelle trame eversive che hanno portato alle bombe Piazza della Loggia, la strage di Piazza Fontana, l' Italicus, fino ad arrivare al Moby Prince e, perché no, fino al Cernis, che unisce la strage al militare. Sapete che chi comandava l' aereo che ha causato la strage del Cernis, probabilmente un aereo che stava volando a bassa quota per esercitazione militare per poi bombardare l' ex Yugoslavia, ha tranciato il cavo di una funivia, vi è stato qualche decina di morti e questa persona, non più tardi di sei mesi fa, è stata promossa. Non solo lo Stato italiano. Non ha potuto incriminarla, non ha potuto metterla sotto processo, non ha potuto verificare perché gli accordi segreti stabiliscono, nella maggior parte dei casi, non solo per l' Italia ma anche per altri paesi, che i militari americani che compiono reati all' interno di un territorio terzo o secondo rispetto al loro territorio, devono essere giudicati solo e unicamente all' interno del loro paese e non nel nostro paese. Quindi la dissecretazione riguarda sia le stragi che la parte dei militari. Poi dicevo connubio, anche perché la storia italiana, soprattutto rispetto a Camp d' Erbino, la base che abbiamo in Toscana, base USA presente in Toscana, fa sì che ci sia una pista molto chiara, battuta anche da diversi giudici italiani che si sono occupati delle cosiddette trame nere, che quella base era punto di addestramento, punto di ricovero, punto di smistamento di armi per tutti coloro che hanno tentato i golp nel nostro paese, dal gruppo nazionale. Il golp borghese, ad esempio, fino ad arrivare ai vari gruppi, Nare e quant' altro, che hanno tentato strategie avversive all' interno dell' Italia. Bulgarelli, tu ti sei occupato anche di Iraq, hai scritto anche un libro sui mercenari. Hai parlato del processo del Cermis. A che punto siamo con invece la vicenda di Calipari? La vicenda di Calipari diventerà l' ennesimo punto nero della democrazia italiana, in quanto non si arriverà mai a una soluzione del caso Calipari. Mi sembra abbastanza chiaro che vi sono ormai divergenze di lettura, ma non solo di lettura, anche come prove, alle quali si è potuto risalire, ad esempio, anche attraverso l' automobile, che è tornata in Italia, nonostante le paure dei magistrati che stavano indagando, di inquinamento di prove già su quell' automobile, che è arrivata in Italia dopo 10 -12 giorni della morte di Nicola Calipari. Io credo che anche su quello non vi sarà mai la verità, perché tutto sembra dimostrare che sia vero quanto dichiarato dalla sgrena e dalle altre persone che erano all' interno, e che non sia assolutamente vero quello che è stato dichiarato invece dagli Stati Uniti. Però la politica e i patteggiamenti e gli accordi bilaterali faranno sì che anche su questo caso si troverà una verità edulcorata, che è quella che poi già sta accadendo, che andavano troppo forte, che non hanno rispettato il segnale di arresto, ecc. Io invece propendo, non sono un complottista, però propendo di più per la seconda lettura, anche perché non si capisce quale è stato anche il ruolo dei nostri servizi segreti. Quanto meno avrebbero dovuto avvisare che un' automobile stava andando all' aeroporto per portare fuori un' automobile. E' un' automobile che è stato portato all' aeroporto per portare fuori chi era stato sequestrato e rapito, presumibilmente da un molto, tra virgolette, terroristi islamici presenti in territorio iracheno.

 

Allora, l' Italia, se non si tira fuori da quella che è la menma, il pantano iracheno, ma anche dall'Afghanistan, dico io, e da tutte le altre situazioni dove siamo presenti senza avere mai dichiarato lo stato di guerra, perché ora si chiama polizia internazionale, o si chiama con altre modalità, che bypassano quella che è la costituzione italiana, una delle migliori costituzioni del mondo, di fatto, l' Italia e il centro -sinistra devono trovare la forza di fare un' operazione, guardate, alla Zappatero, non vi è bisogno di fare nulla di rivoluzionario, basterebbe fare del riformismo sano, anche se patinato, ma partire dal ritiro delle truppe. Senti, e cosa succederà negli Stati Uniti? L' ultimo sondaggio dice che il 55% degli statunitensi vuole il ritiro. Ma sai, la cosa interessante è che anche il cosiddetto movimento per la pace, il movimento contro la guerra, in realtà è partito dagli Stati Uniti d' America. Negli Stati Uniti comunque vi è ancora una cosiddetta società civile che sta combattendo quotidianamente contro questo presidente, che poi, sempre che sia stato eletto, è stato eletto sennò dal 20% degli americani, perché, come sapete, negli Stati Uniti, che si spaccia per la migliore democrazia del mondo, vanno sennò a votare il 40% degli aventi diritto. Quindi direi una cifra un po' misera. Bisogna ristabilire anche le regole della democrazia, perché la maggioranza degli americani non va a votare. Quindi sarebbe interessante capire le ragioni per cui la maggioranza degli americani non va a votare. E io credo che gran parte della maggioranza degli americani siano gli stessi che stanno portando avanti battaglie sacrosante contro la globalizzazione, contro il Fondo Monetario Internazionale, contro il ruolo degli Stati Uniti all' interno del pianeta. Chiudiamo con un tuo commento a questa vicenda amarissima del fosforo bianco. Sai, io su questo non vorrei apparire cinico, però non ho mai fatto molte distinzioni fra gli armamenti in genere. Prima parlavamo di nucleare, ora parliamo di fosforo bianco, abbiamo parlato di Napalm e quant' altro. Legandolo però alla vicenda territoriale, cioè all' Iraq, io credo che vada ricordato a tutti che la giustificazione apparentemente forte trovata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, compresa l' Italia, era che in Iraq fossero presenti delle armi non convenzionali.
Poi sul non convenzionale ci sarebbe molto da discutere perché non riesco a capire qual è il confine a volte. Beh, le armi non convenzionali sono state utilizzate dagli Stati Uniti e dai suoi alleati perché tutti quanti sapevano, quantomeno gli era stato detto di non andare e non avvicinarsi troppo a quell' area, perciò lo sapeva anche l' esercito italiano, di questo io ne sono convinto, o i vertici dell' esercito italiano. Beh, a Fallujah è stata fatta una vera e propria strage, una vera e propria strage di civili attraverso il fosforo bianco. Il fosforo bianco agisce in una maniera estremamente orrorifica e suddola in quanto è un po' una sorta di forno a microonde, nel senso che la persona che viene colpita da una bomba al fosforo bianco brucia senza che venga bruciato l' involucro esterno. Ossia gli abiti che porta e quant' altro. È un po' come il piattino di plastica dentro al forno a microonde, cioè viene cotto completamente il corpo perché agisce sul sangue, sull' ossigeno presente all' interno del nostro corpo, viene bruciato, polverizzato, ma rimane forse a testimoniare ciò che è accaduto, quello che è il tuo vestito, le tue scarpe, le cose che avevi addosso e che portavi. Si dice che a Fallujah, dove c' era una forma di resistenza in atto comunque da parte degli iracheni, l '85% dei morti erano popolazione civile, quindi uomini, donne, bambini. Le armi non convenzionali sono state utilizzate dalle cosiddette democrazie nei confronti di un popolo che sta resistendo comunque a quella che è stata un' invasione. Grazie. Prego.

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Estratto dal video “Guerra in Germania – centro di comando per la guerra in Ucraina“ / www.kla.tv/25208
Basi militari statunitensi in Italia: In Italia si trovano 120 basi, di cui, a dipendenza delle fonti che si consultano, tra due e sei sarebbero equipaggiate con un totale di fino a 90 testate atomiche. È difficile pronunciarsi sul numero totale di basi, perché si parla anche di 20 basi segrete, sempre a dipendenza della fonte.
In questo programma parliamo principalmente della Germania per via dell'attuale guerra in Ucraina che da parte degli USA viene condotta dalla base militare a Wiesbaden in Germania. Ma non è meno importante per l'Italia: perché se p.es. la Russia dovesse attaccare la Germania, verrà chiesto anche all'Italia di entrare in guerra per via del “casus foederis”, cioè il caso d'alleanza della NATO.
Inoltre si sa poco o niente sulle attività militari che gli USA conducono nelle basi militari in Italia in merito alla guerra in Ucraina. Perciò non si può purtroppo escludere un attacco all'Italia vista la situazione che abbiamo in Germania.

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